Roma, (askanews) - "Il riconoscimento di Ivrea come patrimonio Unesco è molto importante perchè parla non
solo della bellezza, della storia, di cose che l'Italia ha più di altri paesi, ma perchè parla anche di una idea di economia".
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, alla vigilia dell'inizio dei lavori del seminario estivo di Symbola in programma da domani, con le giornate del festival della soft economy, fino a sabato a
Treia.
"E' l'idea proposta da Adriano Olivetti, peraltro quest'anno ad ottobre saranno 110 anni dalla nascita dell'azienda
Olivetti - evidenzia Realacci -. Un'idea in cui l'economia è a misura d'uomo. L'azienda è forte se tiene conto anche degli interessi delle comunità, dei lavoratori, del territorio. Non è un'idea del passato, ma del futuro. Per questo si tratta di un risultato importante per l'Italia. Che conferma di essere il primo paese al mondo come siti Unesco".
"Aggiungo - prosegue il presidente di Symbola - che il sito "rimandato" al prossimo anno, quello del Prosecco, di Conegliano Valdobbiadene, è altrettanto importante che l'anno prossimo potrà aggiungere valore ad un'idea di Italia che scommette sulla natura, sulla bellezza, sulla storia e sulla cultura ma anche sugli uomini, sulle comunità, su questa idea di una economia a misura d'uomo se vogliamo più vicina a quella ipotizzata dalla Laudato Sì di Papa Francesco, che in Italia è presente".