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Che l’Italia fosse la patria della qualità è noto: meno noto forse che tutta la penisola  è fittamente percorsa delle maglie di una rete serratissima che lega tra di loro borghi, città e comunità che dell’eccellenza di prodotti, di territori e iniziative culturali hanno fatto la leva del loro sviluppo. Dalle città del vino a quelle del tartufo, dai Paesi dipinti alle città italiane patrimonio dell’Unesco, dalle città Slow a quelle del Bio ai Borghi pi» belli d’Italia: un tessuto connettivo di pi» di venti “reti territoriali della qualità”, sodalizi fatti di identità e scommesse imprenditoriali che ridisegnano la geografia del nostro paese e tengono insieme pi» di 1.500 comuni – un comune italiano su sei – in cui si produce, si vive, si espone, si promuove e si esporta la qualità.
Questi comuni e queste reti saranno tra i protagonisti del primo giorno del seminario “Coesione e competizione”, organizzato da Symbola - Fondazione per le qualità italiane a Ravello, nella cornice del Ravello Festival, venerdò e sabato prossimi (22-23 luglio). E’ uno studio di Legambiente, elaborato per l’occasione, a fornire la dimensione del fenomeno: un censimento di queste realtà che restituisce il quadro completo del patrimonio delle reti italiane della qualità.
“Sono perle produttive e turistiche – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola e presidente onorario di Legambiente - sono serbatoi preziosissimi di identità, di saperi, di creatività sociale e imprenditoriale; sono protagonisti importanti della scommessa italiana della qualità. A Ravello, venerdò e sabato prossimi, ci saranno anche loro, insieme ad imprenditori e associazioni, mondo del credito, delle istituzioni locali, della cultura e della ricerca, delle aree protette e del non profit”:
Tra i protagonisti dell’appuntamento, infatti, oltre allo stesso Realacci: Alessandro Profumo - Presidente Forum Symbola e AD Unicredito Italiano, Domenico De Masi – Presidente Comitato Scientifico Symbola e Presidente Fondazione Ravello, Aldo Bonomi - Direttore Aaster, Dario Franceschini, Anna Maria Artoni - Presidente Confindustria Emila-Romagna, Guido Bertolaso - Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Luigi Bobba - Presidente nazionale ACLI, Diego Della Valle - Presidente Tod’s S.p.A, Franco Pasquali - Segretario generale Coldiretti, Adolfo Urso - Viceministro per le Attività Produttive, Walter Veltroni - Sindaco di Roma, Raffaello Vignali – Presidente Compagnia delle Opere.
“Rifletteremo – spiega Realacci - su come la risposta al declino dell’Italia stia nella scommessa sulla conoscenza, sulla ricerca, sull’innovazione e sui talenti del territorio, sui saperi, sull’identità, sulla qualità. E sul fatto che la valorizzazione del capitale umano e sociale, la coesione e la capacità di fare squadra sono le premesse irrinunciabili del nostro sviluppo. A Ravello si è data appuntamento un’Italia che guarda al futuro”

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