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TREIA Parchi e riserve naturali da cui ripartire nel dopo terremoto, nello spirito dell'accordo Ape (Appennino parco d'Europa), con la messa in rete delle eccellenze, per valorizzarle nell'arena della competizione globale. Nel secondo giorno del festival della soft economy, a Symbola si è parlato del valore aggiunto delle aree protette per i territori di riferimento e della possibilità economiche offerte dalla filiera del legno. <<Vogliamo ripartire dall'accordo Appennino parco d'Europa, in cui il ruolo delle Regioni, dalla firma del 2006, è venuto un po' meno>>, ha esordito Antonio Nicoletti responsabile Legambiente settore aree protette. <<Il tema è rimasto sottotraccia, è il momento di riprendere il percorso>>.

I SERVIZI
<<La politica deve ricredere nel rilancio della montagna - ha detto l'assessore regionale all'Ambiente Angelo Sciapichetti prima di partire per la cabina di regia del terremoto a Roma -; negli ultimi decenni non è avvenuto e dopo 23 anni l'accordo Ape va rivisto. Oggi il Parco dei Sibillini non è più visto come un ostacolo allo sviluppo, la Regione ha investito 105 milioni di euro nella banda ultralarga, non si può chiedere alla gente di abitare in montagna, se si tagliano i servizi. Propongo a tutte le Regioni interessate di vederci e rilanciare l'offerta Ape>>.

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Un accordo sull'Appennino per far ripartire l'entroterra - Monia Orazi | Corriere Adriatico Macerata

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