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Nell’Appennino si possono osservare 32 diversi ecosistemi, di cui ben 12 esclusivi di questo territorio. A questa grande diversità corrisponde un’eccezionale ricchezza floristica e una combinazione unica di specie vegetali: qui convivono ad esempio specie con origine nord-europea, atlantica e delle steppe asiatiche, specie endemiche (la cui distribuzione è esclusiva solo di una porzione, più o meno piccola, di territorio), specie artico-alpine, mediterranee ma anche relitti glaciali e specie rare.
Se la Flora italiana, nel suo complesso, include 1371 specie e sottospecie endemiche, l'Appennino ospita molti di questi endemiti: dal ranuncolo dell’Appennino (Ranunculus apenninus), all’avena abruzzese (Avenula praetutiana) al paleo genovese (Brachypodium genuense) all’aquilegia lucchese (Aquilegia lucensis).

Guarda il video sull’Appennino

[Campagna sull’#Appennino promossa dal Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, monte Falterona e Campigna; realizzata da Symbola e sostenuta dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]

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Il più grande lago appenninico, il più grande anche dell’Italia peninsulare, è il lago Trasimeno, quasi 13 mila ettari di estensione.

Una superficie enorme che rappresenta una inestimabile risorsa ambientale, paesaggistica, ma anche economica.

Gran parte della biodiversità animale italiana (circa 500 specie di uccelli e 100 di mammiferi terrestri, senza considerare rettili e anfibi) si trova in Appennino.

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