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Dal 1959, anno della sua fondazione, Artemide ha rivoluzionato il modo di concepire i sistemi di illuminazione, divenendo sinonimo di eccellenza nel design made in Italy. Il marchio milanese ha vinto negli anni numerosi premi internazionali, grazie alla ricercatezza dei suoi prodotti, e vanta collaborazioni con i più importanti architetti del mondo. Artemide – circa 640 dipendenti, 14 showroom monomarca nelle principali città del mondo e prodotti distribuiti in 109 Paesi – è un punto di riferimento per l’allestimento di spazi culturali come il Louvre di Abu Dhabi e il Museo del Novecento di Milano. Recentemente i sistemi di illuminazione Artemide sono stati parte rilevante del restauro conservativo del Cinema Troisi di Roma. Negli spazi interni dello storico cinema trovano posto i sistemi A.24 e Unterlinden: il primo, in particolare, è un sistema flessibile nato per disegnare la luce nello spazio. La ricerca sulle linee ha permesso ad Artemide di creare un unico profilo continuo dallo spessore di soli 24 mm, installabile a incasso, soffitto o sospensione. Le dimensioni ridotte del profilo (all’interno del quale possono essere installate ottiche sharp, sistemi di luce diffusa e binari magnetici intelligenti) fanno di A.24 un prodotto microinvasivo e dal design ricercato. A.24 è protagonista anche dell’illuminazione ambientale della mostra “Il dono di Thot”, presso il Museo Egizio di Torino: per le teche Artemide ha puntato su Turn Around, innovativo sistema brevettato composto da un binario miniaturizzato in grado di accogliere luci professionali spot e sharping.

Fonte: https://www.artemide.com/it/

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