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La sfida di WASP, azienda di Massa Lombarda (RA) leader in Italia nella produzione di stampanti 3D, è quella di sviluppare tecnologie e stampanti che, in un’ottica di sostenibilità produttiva e conoscenze open-source, possano portare ad un futuro in cui ognuno potrà fabbricarsi da sé ciò di cui ha bisogno, che si tratti di cibo, di una casa, di energia, di una protesi o di una scultura.

Tra gli infiniti campi di applicazione di questa tecnologia c’è anche l’arte: grazie alla stampa 3D, infatti, si possono realizzare nuove opere e restaurare quelle esistenti.

In collaborazione con il FabLab di Parma e con 3D ArcheoLab, WASP ha ricostruito, su rilievi non invasivi eseguiti sull’originale, un kantharos attico del V secolo a.C. 

La copia della coppa, particolarmente elaborata, con le decorazioni di un Sileno e di una Menade, è oggi esposta presso il Museo Etrusco di Marzabotto in un percorso tattile per non vedenti.

Grazie alla stampante Delta WASP 4070, inoltre, è stato possibile ricollocare 28 statue decorative nell’area archeologica di Pompei, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei. Gli originali, conservati a Torino, sono stati sottoposti a una scansione 3D e ristampati nei minimi particolari in plastiche poliviniliche e resine. Oggi le copie, indistinguibili dagli originali, sono tornate a decorare le Domus di Ottavio Quartione e di Marco Lucrezio. 

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