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A ridosso delle mura di Perugia, vi è la prima chiesa Francescana di Perugia eretta nel 1212 nel luogo dove San Francesco aveva costruito un piccolo romitorio.  Un luogo segnato dal 1254 dalla presenza femminile che nel tempo passò da Convento delle Benedettine a opificio per manifatture che andavano dalla seta alle ceramiche, fino ad arrivare all’attuale Laboratorio. Una tradizione femminile ripresa dalla fondatrice Giuditta Brozzetti che recuperò motivi e disegni tradizionali del territorio e fondò nel 1921 il laboratorio-scuola artigianale per la produzione di tessuti artistici di alta qualità per l’arredo. Una tradizione che in Umbria ha radici molto antiche con le cosiddette “Tovaglie Perugine”, documentate nei dipinti dei più grandi pittori del Medioevo e del Rinascimento come Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Giotto, Ghirlandaio e Leonardo da Vinci. Negli anni ’50 Eleonora, figlia di Giuditta, rilevò il Laboratorio e ampliò l’attività, creando stoffe per l’abbigliamento e una linea di modelli propri. A Clara, terza generazione, si deve invece lo studio delle Tovaglie Perugine. Dal 1995 Marta, la quarta generazione dei Brozzetti, interior designer, esprime la propria creatività attraverso la realizzazione di tessuti per l’arredamento, reinterpretando in chiave moderna l’antica tradizione tessile umbra. Oggi, dopo quattro generazioni, il laboratorio “Giuditta Brozzetti” è uno degli ultimi atelier di tessitura a mano su telai jacquard d’Italia e per le sue caratteristiche storiche e culturali ha ottenuto nel 2004 l’ingresso nel Sistema Museale dell’Umbria.

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