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Il futuro del vino italiano. Qualità, sostenibilità e territorio

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Sono passati circa trentacinque anni da quello che in molti hanno definito l’anno zero del vino italiano. Era il 1986, anno della crisi del metanolo. Scommettendo sulla qualità, sull’innovazione, sulla territorialità e sulle certificazioni d’origine, il settore è cresciuto: produciamo molto di meno, ma il nostro vino vale molto di più. Oggi il settore vitivinicolo ha davanti a sé una nuova sfida, quella dei cambiamenti climatici. Una sfida che modificherà profondamente le geografie viticole, ma che se presa per tempo può rappresentare un’occasione per rafforzare la competitività dell’intero settore. Da qui l’idea di Fondazione Symbola e il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG di realizzare uno studio finalizzato a mappare le principali soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato per migliorare prodotti e processi produttivi della filiera vitivinicola nel segno della sostenibilità.

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